Il Rotary Club Bisceglie celebra la Giornata Mondiale delle Donne nella Scienza

Data evento: 11/02/2022

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Il Rotary Club Bisceglie celebra la Giornata Mondiale delle Donne nella Scienza

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Il concetto di “parità di genere” è, a livello teorico, assolutamente e indiscutibilmente sostenuto a tutti i livelli; come è noto, tuttavia, tra l’idea e la sua concretizzazione esiste spesso un abisso costituito da pregiudizi, ostacoli e resistenze, e al giorno d’oggi ancora, purtroppo, non si può dire che le pari opportunità tra i generi siano state definitivamente raggiunte. Prova ne sia il fatto che, in determinati ambiti professionali, la prevalenza maschile è ancora netta e marcata. Tra tali ambiti certamente va annoverato quello delle professioni afferenti alle discipline cosiddette STEM (acronimo che sta ad indicare, in inglese, gli ambiti delle scienze, della tecnologia, dell’ingegneria e della matematica), se è vero che già a livello di iscrizioni ai relativi corsi di laurea la percentuale delle studentesse è decisamente in minoranza rispetto a quella degli studenti. E’ dunque per sostenere il processo di coinvolgimento di un sempre maggior numero di donne nel campo scientifico che nel 2015 l’Assemblea Generale dell’ONU ha istituito la Giornata Mondiale delle Donne nella Scienza, che cade ogni anno l’11 febbraio.

E proprio l’11 febbraio scorso il Rotary Club di Bisceglie ha voluto celebrare questa ricorrenza organizzando un evento sul tema che ha avuto come protagoniste ben quattro donne impegnate nel mondo scientifico, tutte di levatura straordinaria.

Tra di esse, Lucia Silvestris, socia del Rotary Club di Bisceglie, senior researcher dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e Responsabile Nazionale dell’esperimento CMS presso il CERN di Ginevra, ha avuto il compito di moderare la serata, non prima che il Presidente Massimo Cassanelli, nella sua prolusione, spiegasse le ragioni che hanno indotto all’organizzazione dell’evento, e dopo una breve introduzione della stessa Silvestris la quale ha ripercorso i progressi compiuti nell’ultimo secolo relativamente all’affermazione delle donne in campo scientifico, rammentando però al tempo stesso quanto ancora ci sia da fare per raggiungere una effettiva parità rispetto al mondo maschile nel settore.

La prima relazione è stata tenuta da Luisa Torsi, Professoressa Ordinaria di Chimica presso l’Università degli Studi di Bari, componente del Consiglio Scientifico del CNR, già presidente della European Material Research Society, unica donna ad aver ricevuto il Premio “Heinrich Emanuel Merck”, assegnatole nel 2010, premiata anche con il Distinguished Woman Award e la Wilhelm Exner Medal, autrice di articoli pubblicati su Science e Nature. La professoressa, nel suo articolato intervento, ha messo in risalto il concetto di “sorellanza” che deve legare le ricercatrici in un vincolo solidaristico di carattere umano e scientifico il quale possa rappresentare un reciproco sostegno affinché sempre più donne abbiano la possibilità di esprimersi ad alti livelli all’interno della comunità scientifica. Ha, inoltre, sottolineato come i messaggi positivi possano essere comunicati anche attraverso uno strumento apparentemente “leggero” come i fumetti, se è vero che ella stessa è diventata uno dei personaggi di una storia di “Topolino”, fatto che certamente aiuta a diffondere questo prezioso messaggio fin dalla più giovane età.

La seconda relatrice è stata la libanese Roula Khadra, Senior Researcher presso il CIHEAM – Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari e prima donna ad essere entrata a far parte del “Consiglio Arabo dell’Acqua” in qualità di Governor. Il racconto della ricercatrice è stato particolarmente emozionante sia quando ella ha ricordato come, in un contesto geografico e culturale non sempre facile dal punto di vista dell’emancipazione femminile, i suoi genitori abbiano tenuto all’alta formazione di tutti i loro cinque figli, a prescindere dal loro sesso, sia nel momento in cui si è fatto riferimento alla possibilità per una donna di potersi esprimere in quanto tale nel mondo scientifico, senza che ciò debba rappresentare una sfida o che venga considerato un’eccezione; e questo perché ancora, al giorno d’oggi, le difficoltà che le donne incontrano non sono necessariamente legate alla maternità o alla gestione degli equilibri familiari, ma semplicemente al pregiudizio che tuttora avvolge la figura femminile che si approcci a questo specifico ambito della conoscenza.

La terza relazione è stata tenuta da Eleonora Macchia, giovane ricercatrice presso l’Università degli Studi di Bari, vincitrice di uno European Research Council Grant del valore di 2,5 milioni di euro per il progetto NoOne finalizzato alla realizzazione di una piattaforma per la rivelazione rapida di proteine e marcatori genetici per consentire lo screening affidabile di malattie come il cancro, nonché di infezioni virali e batteriche. In questo caso l’accento è stato posto, tra l’altro, sulla necessità che le politiche per la famiglia mirino in modo più massiccio alla tutela della professionista mamma, attraverso, ad esempio, il potenziamento della rete degli asili nido e l’estensione del congedo di paternità, ma soprattutto attraverso una modernizzazione della cultura della famiglia che ancora troppo, nel nostro Paese, vede sostanzialmente demandato alla madre il compito educativo il quale dovrebbe invece essere attribuito pariteticamente ad entrambi i genitori. Molto bello è stato il ringraziamento di Macchia a Luisa Torsi, sua docente, della quale ha ripreso il concetto di “sorellanza” affiancandolo a quello di “differenza”, quella differenza che va a tutti i costi sostenuta e tutelata affinché il prodotto finale della conoscenza sia il più articolato possibile.

Tantissimi gli ospiti presenti: dai Presidenti dei Rotary Club co-organizzatori (Felice De Sanctis di Molfetta, Luigi Indennitate di Bitonto, Pasquale Tarricone di Corato), a Giovanni Bombini e Pietro Minervini, rispettivamente presidenti dei Rotaract Club di Bisceglie e Molfetta, da Xenia Paolelli, RD del Rotaract per il Distretto 2021, che ha impreziosito la serata con un suo breve intervento in qualità di donna ingegnere, a Lino Pignataro, coordinatore della Squadra Distrettuale, Presidente della Commissione Rotaract e Governatore designato per l’a.r. 2024/2025, a Luigi Bombini, presidente dell’Interact di Bisceglie.

Dopo un fitto dibattito con i soci e gli ospiti presenti, le conclusioni sono state affidate all’Assistente del Governatore, Costantino Fuiano, che ha sottolineato la cogente attualità del tema trattato e l’elevato spessore delle relatrici.

Giovanni Cassanelli

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Il comunicato stampa