Passaggio del Martelletto da Mino Dell'Orco a Mauro Pedone

pubblicata il 11/07/2016

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Passaggio del Martelletto da Mino Dell'Orco a Mauro Pedone

Far bene il bene ridim

La cerimonia del passaggio del martelletto rimane uno dei momenti più significativi della vita del nostro club: è un evento che, lungi dall’essere un campionario di formalità, si risolve sempre in un “bagno” di emozioni a largo raggio che coinvolge tutti, dai Presidenti protagonisti ai loro familiari e collaboratori, dai rappresentanti, sempre numerosi, delle Istituzioni e delle Associazioni cittadine, dagli ospiti che affollano le nostre sale ai soci tutti del Club. 

In questo clima si è svolto anche l’ultimo passaggio di consegne, da Mino a Mauro, nella serata di sabato, 9 luglio. Nella sua relazione, Mino ha ripercorso il suo anno di presidenza mettendo in risalto le profonde emozioni vissute e i diversi service realizzati: da “Rotaryuniamoci” a “Doniamo con la testa”, dalle “Domeniche della salute” al restauro di un’ala dello stupendo Coro situato nella Cattedrale di Bisceglie, destando il plauso entusiastico degli intervenuti.

L’assistente della Governatrice Mirella Guercia, la cara amica Zora Del Buono, non ha potuto che complimentarsi con Mino per la riuscita delle sue iniziative e, attraverso il dono di due preziosi aforismi a entrambi i presidenti, ha sottolineato l’importanza dell’impegno nel Rotary, formulando i suoi auguri ai nuovi dirigenti del Club.

E, dopo l’emozionante passaggio del collare, Mauro ha letteralmente affascinato tutti noi con un discorso programmatico che ha fatto emergere da un lato la potente efficacia comunicativa del neo-Presidente, dall’altro l’incredibile passione che lo caratterizza: con l’ausilio di due video, l’uno relativo al discorso di insediamento del Presidente Internazionale John Germ, l’altro indicativo del programma del Governatore Luca Gallo, Mauro ha evidenziato la ricca varietà che caratterizza il nostro club, con donne e uomini, giovani e “diversamente giovani”, la cui notevole eterogeneità rappresenta la maggiore ricchezza di questo nostro contesto; il Presidente ha poi posto l’accento sulle azioni che intende compiere durante l’anno rotariano, sulla base del motto del Governatore “Rotariani: cittadini dal locale al globale”: a livello locale, tra gli altri, saranno realizzati il service “Segnali di Rotary” – segnaletica turistico/didattica per la città – e un service di carattere sanitario che avrà una particolare attenzione nei confronti degli strati più deboli della società; a livello globale, invece, sarà fornito il nostro sostegno alla creazione di un’Orchestra giovanile in Libano in collaborazione con il Club di Martina Franca e sarà effettuato un Camp in collaborazione con il club di Matera; tutto questo senza dimenticare la visita alle migliori aziende del territorio del raggruppamento, l’impegno per l’eradicazione totale della polio nel 100° anno della Rotary Foundation, l’organizzazione del Forum della Fondazione per lo sviluppo dell'imprenditoria nell'Italia Meridionale, e i nostri tradizionali appuntamenti annuali, quelli con il Premio Scuola e il Premio Professionalità.

Si prospetta, dunque, un anno estremamente ricco e variegato, durante il quale, seguendo il motto del Presidente Mauro, “Far bene il bene, fa bene”, presentato proprio durante la serata con il suo interessantissimo logo fatto di tante ruote interagenti l’una con l’altra, potremo divertirci agendo a vantaggio della società, locale e globale. Gli interventi dell’Assistente del Governatore, il nostro carissimo Bruno Logoluso, e quello dello stesso Governatore Luca Gallo, il quale ci ha fatto il grande onore di partecipare alla serata, hanno rimarcato i significati più profondi dell’azione rotariana e le peculiarità del nostro club, avvezzo a impegnarsi a fondo per il raggiungimento dei propri importanti obiettivi.

Particolarmente emozionante è stato il momento in cui sono state consegnate, dal Presidente uscente Mino, tre Paul Harris: a Matteo Dell’Olio, Bruno Belsito e Eugenio Monopoli (alla memoria). Grande è stata l’emozione degli insigniti e di moglie e figlio di Eugenio: il ricordo della loro azione finalizzata allo sviluppo della cultura a Bisceglie nei decenni scorsi, quando ancora molto si doveva fare per diffondere l’amore nei confronti di poesia, musica e teatro, ha destato sentimenti di nostalgia e di riconoscenza in un pubblico che, almeno in parte, è stato testimone di quella stagione così preziosa per la nostra città.

La cena, servita sul lido e allietata dalla presenza di un piacevole accompagnamento musicale, ha sigillato la riuscita della serata all’insegna dei valori dell’amicizia, della cordialità e dell’impegno.

Mino e Mauro ridim